Cos’è scatola nera auto

montaggio scatola nera

La scatola nera per l’auto: un sistema a tutela di conducente e assicurazione, utile per ridurre le truffe e abbassare le tariffe.

La scatola nera, chiamata anche black box, è un sistema che è stato creato con l’obiettivo primario di ridurre quanto più possibile le truffe in materia assicurativa, tutelando così la compagnia di assicurazione, ma per certi versi anche il conducente.

Infatti il dispositivo può venire installato all’interno dell’auto ed è in grado di registrare i movimenti dell’auto, i parametri dinamici della stessa, andando ad aiutare la ricostruzione in maniera quanto più dettagliata possibile di un eventuale sinistro, agevolando la ricostruzione dinamica.

Ciò è a vantaggio sia dell’assicurazione che del cliente. Quest’ultimo infatti, se ne giusto, è totalmente protetto e non è possibile che venga responsabilizzato in un concorso di colpa. Di contro l’assicurazione taglia in tempi del rimborso in quanto è in grado di determinare più rapidamente la responsabilità, scagionando il cliente.

La scatola nera consente inoltre di ridurre le truffe in quanto riduce sensibilmente la possibilità di falsificare incidenti.

Il costo di installazione è di circa 200-300 euro ma spesso è la stessa assicurazione che la promuove al cliente e se ne accolla i costi.

L’installazione è facoltativa e va a tutelare il cliente anche sotto l’aspetto economico: spesso la compagnia assicurativa propone una riduzione del premio assicurativo annuo qualora il cliente acconsenta all’installazione del dispositivo. Ciò comporta sicuramente un risparmio dal punto di vista economico per il cliente, il quale però, di contro, non avrebbe più giustificazioni in caso di sinistro.

Insomma è un compromesso quello che si instaura tra le parti. Certo è che fino ad ora l’Italia è il Paese nel quale si hanno più installazioni in assoluto rispetto alle altre nazioni europee e le truffe assicurative hanno subito una sensibile riduzione, quantificabile in oltre il 20%, considerando il fatto che non tutti hanno tale dispositivo a bordo.

Qualcuno vorrebbe renderlo addirittura obbligatorio, ma fino ad ora resta una pratica facoltativa.

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