Un ricorso contro una multa ottenuta dall’autovelox per eccesso di velocità è contestabile principalmente per due motivi: non vi è segnalazione del controllo oppure perchè la strumentazione utilizzata dalle forze dell’ordine (autovelox ad esempio) non è omologata.
Oltre a questo vi sono altri motivi, come vizi di forma oppure personale non idoneo a rilasciare la contravvenzione, ma sono casi specifici che comunque vanno verificati prima di opporre ricorso.
Il ricorso al Prefetto è formulabile entro 60 giorni dalla ricezione del verbale, mediante una lettera che contiene i dati relativi al verbale, da indirizzare al Prefetto. Lo scritto deve spiegare quanto più dettagliatamente possibile il motivo del ricorso e della contestazione, possibilmente citando gli articoli del codice della strada che a nostro avviso non sono stati rispettati dalle forze dell’ordine. Allegata deve esserci la copia del verbale ed eventuale altra documentazione a supporto come ad esempio testimonianze o fotografie.
Se dopo 120 giorni dal Prefetto non giunge alcuna notizia allora il ricorso è automaticamente accolto. In caso contrario bisogna attenersi al suo giudizio che potrebbe essere anche negativo, obbligando al pagamento del doppio della sanzione pecuniaria.
Altra via è presentare il ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica, ma qui vi sono delle spese da sostenere ci qualche decina di euro. Anche qui vale la medesima documentazione precedente, con l’aggiunta però della copia originale del ricorso e quattro copie della stessa, una copia della documentazione da sottoporre al Giudice con le motivazioni, copia di un documento di riconoscimento valido (carta di identità oppure patente), infine la ricevuta dei pagamenti effettuati per la presentazione della domanda (compresa l’imposta di bollo).
Il Giudice di Pace potrà annullare, confermare o parzializzare la multa, a seconda dei casi, ma non potrà imporre il pagamento della doppia sanzione. Difficile sinceramente che con l’autovelox la si abbia vinta però dato che la legge pone spesso al riparo le forze dell’ordine da eventuali disguidi.
L’unico modo è affidarsi ad un navigatore satellitare che indichi la presenza in zona di autovelox o simili in modo da prestarci attenzione alla presenza o meno di cartelli segnalatori.